Movimentata seduta nell'aula Giulio Cesare.

 

E' apparso a tutti evidente; la questione non era il rispetto del regolamento e di un ordine dei lavori che i gruppi si erano dati.

La difficoltà grande era discutere gli OdG presentati, e soprattutto la mozione della maggioranza, l'Ulivo in particolare, davanti ai cittadini di Massimina e Ponte Galeria.

Una mozione molto superficiale nella forma, ma che indica chiaramente l'intenzione di mantenere le cose come stanno senza tenere in alcuna considerazione le sollecitazioni e le istanze che arrivano dai cittadini residenti e da TUTTE le associazioni ambientaliste da ormai due anni.

E' superficiale il riferimento al Commissariamento istituito nel 1999 senza dire che la motivazione era il giubileo del 2000 e non certo l'emergenza rifiuti nel Lazio; emergenza che se c'è, e noi non riteniamo sia così, il commissariamento non ha certo risolto. 

E' priva di fondamento la presa d'atto del consenso al gassificatore basata su una dichiarazione che Ministro Pecoraro Scanio ha fatto, o sarebbe invece il caso di dire avrebbe fatto, a Caserta nel corso dell'inaugurazione del gassificatore del luogo. Il condizionale è d'obbligo visto quanto scrive in uno scambio di e-mail il Capo Segreteria del Ministro: "Il fatto che il ministro Pecoraro sia intervenuto non significa che sia intervenuto a favore. D'altro canto vi garantisco che, almeno in mia presenza, non ha mai appoggiato alcun progetto di questo tipo."   Dr. Fabrizio Fabbri Capo Segreteria Tecnica del Ministro dell'Ambiente.

Quello che in questa mozione si ritiene importante e irrinunciabile è messo con una prosa criptica, ma che sostazialmente significa dare il via libera al gassificatore del privato Cerroni e del termovalorizzatore dell'AMA; e questo indipendentemente dai risultati dei tavoli di confronto della Regione, che si danno evidentemente per scontati.

L'impegno che la mozione della "maggioranza della maggioranza" ritiene di dover prendere è quello sostenuto in questi mesi da una martellante campagna mediatica di alcuni Comitati riconducibili all'Associazione "Le Città di Roma"; e cioè uno scambio tra il gassificatore e il risanamento. Viene praticamente esclusa l'idea stessa che il risanamento di un'area disastrata e che ha pagato un alto prezzo a tutta la cittadinanza romana sia un'esigenza in sè, indipendentemente da quelle che saranno le scelte sulla chiusura del ciclo dei rifiuti.

Altra considerazione delle aspettative dei cittadini viene espressa invece nell'OdG Presentato da PRC-Verdi-PdCI, dove oltre alla solidarietà per le iniziative organizzate dai cittadini e dalla Rete Regionale Rifiuti, si mette in guardia dalla pericolosità delle nanopolveri prodotte dagli inceneritori, e ormai certificata da scienziati e ricercatori; si prefigura la possibilità che dai tavoli di confronto possano emergere soluzioni alternative, che tengano conto di tutte le tecnologie utili alla soluzione della chiusura del ciclo dei rifiuti, oltre che della loro diminuzione e recupero; si sottolinea come i due Municipi più direttamente coinvolti, il XV e il XVI, si siano già espressi per una sospensione delle due Ordinanze Verzaschi; si fa richiesta al Ministro Bersani per una modifica del provvedimento CIP 6/92 che sovvenziona le energie assimilabili, una modifica che porteebbe ad un ripensamento a livello nazionale dei piani rifiuti regionali.

I Consiglieri dei tre partiti che hanno presentato questo OdG, hanno poi espresso con un Comunicato Stampa "...il nostro pieno disappunto per i fatti avvenuti ieri pomeriggio in aula Giulio Cesare durante la seduta del Consiglio Comunale..."

Ora il prossimo appuntamento è lunedì 6 novembre, dove senza una presa d'atto da parte dei maggiori partiti dell'insostenibilità delle posizioni espresse nella loro mozione, si prospetta un'altra seduta molto difficile.......

 

Maurizio Melandri