Ambiente: la Commissione invita l'Italia a conformarsi alla sentenza della Corte sui piani di gestione dei rifiuti
Brussels, 30 September 2010
La Commissione europea invita l'Italia a rispettare una sentenza della Corte di giustizia europea in materia di smaltimento dei rifiuti.
La Corte ha stabilito nel 2007 che i piani di gestione dei rifiuti previsto dalla direttiva quadro sui rifiuti e la direttiva sui rifiuti pericolosi o non era stato adottato, o nei piani esistenti non erano conformi con le direttive, in alcune Regioni italiane e delle Province. I piani necessari sono stati poi adottati per il Friuli Venezia Giulia, Puglia, Bolzano e Rimini. Tuttavia, il quadro di pianificazione già esistenti nel Lazio non è ancora in linea con la normativa UE. La Commissione ha pertanto deciso di inviare una lettera di costituzione in mora ai sensi dell'articolo 260 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Se le azioni necessarie non sono state prese dalle autorità italiane, la Commissione può decidere di deferire l'Italia torna in tribunale e chiedere sanzioni pecuniarie.
Il Commissario UE per l'ambiente Janez Potonik, ha dichiarato: "I cittadini dell'UE hanno diritto ad un ambiente sano e pulito, così esorto l'Italia a garantire che la legislazione efficace è portato per i rifiuti di tutto il paese."
Piani di gestione dei rifiuti - uno strumento essenziale
La direttiva quadro sui rifiuti (2006/12/CE), è una parte importante della legislazione sui rifiutidell'Europa, che codifica i principi fondamentali della gestione dei rifiuti, come il "chi inquina paga" e la "gerarchia dei rifiuti".
I piani di gestione dei rifiuti sono un requisito fondamentale della direttiva, in quanto sono uno strumento essenziale per garantire che una sana rete di gestione dei rifiuti sia istituita in tutti gli Stati membri 'territorio.
I piani di gestione dei rifiuti riguardano settori quali il tipo, la quantità e origine dei rifiuti da recuperare o da smaltire, i siti adatti per lo smaltimento e degli impianti, nonché misure per incoraggiare la razionalizzazione della raccolta, della cernita e trattamento dei rifiuti.
Requisiti specifici relativi ai piani di gestione dei rifiuti pericolosi sono anche previsti dalla direttiva sui rifiuti pericolosi (91/689/CEE).
Tre anni dopo la Corte ha constatato che l'Italia mancava dei piani di gestione dei rifiuti per un certo numero di settori, il Lazio, in Italia centrale, non ha ancora un piano che sia conforme alla direttiva quadro sui rifiuti. L'Italia si era impegnata ad adottare un nuovo piano globale di gestione dei rifiuti entro la fine del 2009, ma ritardi significativi si sono verificati e le procedure di adozione del piano non sono ancora stati completati.
Come risultato, la sentenza della Corte di giustizia non è stata ancora rispettata.
La Commissione ha pertanto deciso di inviare una seconda lettera di messa in mora all'Italia.
Per le statistiche aggiornate sulle infrazioni in generale si può consultare:
http://ec.europa.eu/environment/legal/implementation_en.htm
Maggiori dettagli sulla politica dei rifiuti: