Il
Ministro dell'Ambiente propone provvedimenti del tutto scollegati dalla
drammatica realtà che stiamo vivendo ed inadeguati all'emergenza ambientale
che il suo dicastero dovrebbe affrontare, poiché richiedono tempi lunghissimi
di attuazione, costi esorbitanti e, soprattutto, non risolvono i problemi.
Provvedimenti
che permettono la riduzione del volume dei rifiuti prodotti e il 98% di
riciclaggio (includendo il trattamento a freddo della frazione residua
indifferenziata) si realizzano in 12 mesi e il Ministro propone inceneritori
che necessitano di almeno 3 anni per essere realizzati e di discariche per le
ceneri tossiche prodotte con la combustione.
E intanto le montagne di immondizia crescono...
Un piano di riduzione del 20% dei consumi di energia si attua in 10 anni e
produrrebbe miliardi di euro di risparmi per famiglie e imprese. E il Ministro
propone di produrre il 25% dell'energia da fonte nucleare tra 20 anni (forse)
e con investimenti enormi.
E intanto la bolletta energetica cresce di giorno in giorno...
In Germania hanno ridotto le emissioni di gas serra del 22,4% rispetto al -21%
previsto, l'Italia le ha aumentate del 13% rispetto al -6,5% previsto e il
Ministro promette un impegno perche' le quote di riduzione delle emissioni di
gas serra per il periodo 2012-2020 ''siano definite con criteri meno
penalizzanti per il nostro sistema economico".
E intanto la concentrazione di CO2 in atmosfera è in ascesa verticale...
Nei paesi europei di lingua tedesca hanno già iniziato la riqualificazione
energetica del patrimonio immobiliare esistente e il Ministro propone nuovi
quartieri ecologici "vetrina" realizzati su aree dismesse entro il 2020.
E intanto le nostre case consumano fino a 10 volte più energia di quella
necessaria...
Evidentemente il Ministro dell'Ambiente non ha fretta di risolvere i problemi
ambientali dell'Italia, nè di ridurre, da subito, la bolletta energetica delle
famiglie italiane.
Uno sviluppo senza limiti con consumi in continua crescita in un pianeta
finito e supersfruttato è una favola cui nessuno dovrebbe più credere, tanto
meno un Ministro dell'Ambiente.
Il Ministro farebbe bene a guardare in faccia alla realtà: non abbiamo bisogno
di nucleare e rigassificatori semplicemente perchè il 40% dei nostri consumi
energetici sono sprechi; non abbiamo bisogno di inceneritori perchè il 40% dei
nostri rifiuti sono imballaggi che possono essere eliminati o riutilizzati e
la raccolta differenziata è quasi inesistente in tutto il centro sud Italia;
non abbiamo bisogno di nuovi quartieri, neanche ecologici, perchè le nostre
città stanno già scoppiando.
Solo su una cosa siamo d'accordo: serve un ambientalismo del fare. Serve fare
impianti di piccola taglia che producono energia da fonti rinnovabili: in Gran
Bretagna hanno calcolato che con un sistema distribuito di produzione
energetica si può fare a meno di 5 centrali nucleari. Servono semafori e
illuminazione pubblica a LED che risparmiano il 60% di energia. Serve
coibentare le case esistenti senza costruirne di nuove, per consumare e pagare
10 volte di meno per il riscaldamento e il raffrescamento. Serve introdurre il
vuoto a rendere sugli imballaggi e il compostaggio obbligatorio per gli scarti
organici. Serve portare la raccolta differenziata al 70% non solo in Veneto e
in Lombardia, ma in tutta Italia. Servono centinaia di impianti di
compostaggio, di piattaforme per il riciclaggio e di impianti per trattare i
rifiuti residui a freddo ottenendo sabbie sintetiche per l'edilizia, come si
fa a Treviso.
Ci sono centinaia di cose concrete da fare subito, ma nessuna di quelle
sognate dal Ministro nel suo "paese delle meraviglie".