MAI
PIU’ COME A NAPOLI
RIFIUTIamoci di produrre rifiuti
Incontro
con Paul Connect (docente alla St.Lawrence Canton University of New York)
Lunedì 4 Febbraio
2008-Roma
Iniziativa promossa da
Amici di Beppe Grillo, Comitato di Malagrotta e Rete Nazionale
Rifiuti Zero – Rete Regionale Rifiuti del Lazio
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Malagrotta (Roma) ha
terminato la sua attività, in quanto stracolma:
doveva essere gia’ chiusa a Dicembre 2007 e la sua chiusura e’ stata
spostata a fine 2008.
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Entrera’ in funzione
un gasificatore della Termoselect, azienda tedesca molto “chiacchierata”
per i fallimenti tecnologici e per questioni di
tangenti. Nessuno ha accesso ai protocolli tecnici di questo gasificatore,
perche’ la Termoselect sostiene che sono segreti. Attraverso il meccanismo
del CIP6, concepito per finanziare fonti di
energia rinnovabile, ci saranno finanziamenti per il gasificatore di 150
milioni di euro in 8 anni.
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Quando il gasificatore
entrera’ in funzione, Roma incomincera’ a subire la presenza dei gas di
scarico del gasificatore con le sue nano-particelle
tossiche che possono viaggiare per Km nell’aria. Esistono forti
relazioni tra l’esistenza del particolato e le malattie che causano morte
e questo e’ vero quanto piu’ le particelle sono piccole, perche’ non c’e’
filtro che le possa trattenere, neanche i polmoni. Da studi fatti, si sono
trovate nano particelle anche nel cervello.
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Nel caso migliore (il
gasificatore “funziona” ) subiremo l’inquinamento dell’aria; nel caso
peggiore (il gasificatore non “funziona”) Roma potrebbe diventare come
Napoli.
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La gente vuole la
migliore soluzione per la propria salute e la propria economia.
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Ci sono poi poche
persone “grigie” che non ascoltano i desideri della gente e pensano
solamente ai propri affari.
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Due osservazioni:
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Il livello
di inquinamento cresce con il livello di
corruzione
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Il livello
di inquinamento diminuisce con la
partecipazione popolare |
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La pubblicita’ ha
“drogato” la societa’ imponendo un modello lineare: Estrazione dei
minerali -> Produzione -> Consumo -> Rifiuti per poi, dopo
l’incenerimento, ricominciare di nuovo dall’Estrazione; e’ un modello di
pianeta “usa e getta”. E’ una grande illusione; con i consumi attuali
avremmo bisogno di 3 pianeti, per una sostenibilità del sistema.
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Con
modalità di riciclo-riuso-compostaggio si puo’
risparmiare energia per un fattore di 3-4 volte; addirittura per il PET,
il riciclaggio permette un recupero di energia di 26.4 volte; e i vantaggi
sul Global Warming si misurano su fattori pari a 46 volte.
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Zero Waste Strategy –
Strategia Rifiuti Zero: |
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No all’incenerimento
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No alle discariche
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Tre sono gli
ingredienti fondamentali: |
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La responsabilita’
industriale
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La responsabilità
della comunità
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La ledership
politica che deve necessariamente saldare i due fattori
precedenti
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In relazione al
punto 1, si usa il termine EPR (Extended Producer Responsibility –
Responsabilità estesa del produttore), quando si pensa a modalità dove:
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Gli oggetti prodotti
tornano al produttore per il loro riciclaggio
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Gli imballaggi sono
ottimizzati e minimizzati
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Si puo’ parlare di
frazione residua come risultato di una cattiva progettazione industriale
(bad industrial design)
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La responsabilità
della comunità (punto 2) inizia con la separazione dei rifiuti (raccolta
porta a porta) e continua con la non-accettazione della
corruzione
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La proposta strategia
di Zero Rifiuti richiede il Compostaggio e il Riciclaggio e poi avanzano i
Residui, ma su questi e’
possibile ancora fare: |
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Iniziative creative
di riduzione dei residui
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Uso di buste di
stoffa anziche’ di buste di plastica
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Riuso e Centri di
riparazione
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La leva economica:
piu’ residui produci – piu’ paghi
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Rendere questi
residui molto visibili e controllati: nessun residuo
puo’ andare in discarica senza essere differenziato
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Centri di ricerca
(associati alle Universita’ locali) che esaminano e studiano gli oggetti
non riciclabili, per proporre soluzioni
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La raccolta
differenziata arriva fino al 70% e oltre (cioe’
30% di residui non riciclabili). Il materiale che passa ancora oltre, dopo
le azioni di riduzione dei residui, puo’ essere trattato con un processo
di “stabilizzazione “ che lo rende inerte: questo e’ il punto finale della
Strategia Zero-Rifiuti: non c’e’ alcun bisogno di
inceneritori; strategia molto piu’ conveniente economicamente
rispetto alle grandi e complesse macchine di incenerimento (da non
dimenticare anche i costi di manutenzione), molto piu’ salubre per la
popolazione e molto piu’ arricchente economicamente per la comunita’
(centinaia / migliaia di lavoratori coinvolti).
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Con l’incenerimento,
si ottiene una riduzione dei rifiuti di circa il 75%, con il 25% di
residui tossici e altissimi costi; esempio: l’immenso inceneritore di
Brescia e’ costato 300 Milioni di euro e offre
lavoro solamente a 80 persone.
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La leadership (punto
3) deve esprimere: |
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Una visione
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Un’immaginazione
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Non essere grigia /
noiosa (cioe’ chiusa all’ascolto e solamente fissa sulle proprie
convinzioni) |
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Ma….a tutti piace
comprare beni, consumare, avere disponibilità di
oggetti, in altre parole il consumismo ci attrae. Quale puo’ essere
la contropartita del consumismo ?
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Operare per il bene
futuro dei nostri figli e nipoti e del pianeta
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Operare per lo
sviluppo della comunità. |
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Relazioni umane
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Comunità
di interessi comuni – beni comuni (ad es. i
gruppi di Beppe Grillo) |
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Considerazione finale:
la protesta della popolazione sta guidando il progresso nella giusta
direzione |