Ta.Ri dimezzata? Tenetevi l'obolo



Comune e Provincia sono orientate a proporre una riduzione della tassa sui rifiuti per gli abitanti dei Municipi XV e XVI oltre il Raccordo Anulare, per compensarli del disagio di una convivenza a ridosso della discarica di Malagrotta e di tutti gli altri impianti inquinanti.

Questa eventualità è stata sempre osteggiata da quella parte di cittadini più attivi nella lotta di questi anni per una riqualificazione della zona, che rifiutano una monetizzazione del disagio e della salute.

Si è subito pronunciato Sergio Apollonio, Presidente del Comitato Malagrotta:

"Come  già espresso in precedenti dichiarazioni,  siamo contrari alla riduzione o addirittura all'esonero  dalla TARI  per i cittadini dell'area di Malagrotta - Valle Galeria  (v. allegato volantino "trionfalistico" in proposito). 

Non che  i cittadini di questo quadrante  della città non meritino un risarcimento in grande  per le condizioni indegne  e  incivili in cui sono stati costretti a vivere per decenni  dal "laissez-faire"  delle autorità soprattutto  a causa  della discarica   (nota da  sempre  come   "l'immensa cloaca di Malagrotta"   -   definizione de   "Il Corriere della Sera"),    ma anche  a causa degli altri impianti  e delle innumerevoli cave  che nell'insienme  costituiscono  un sito  "a rischio di  incidente rilevante"  (Decreto Seveso II)  e  un'area  globalmente  a rischio di vera e propria  crisi ambientale,   come dichiarato dallo stesso Comune di Roma dieci anni fa  ( ! ),  quando chiese ufficialmente al Ministero dell'Ambiente di avviare  le procedure,  appunto,  per  una Dichiarazione di Area a Rischio di Crisi Ambientale.  

Risarcimento dovuto,  quindi,  ma  sotto  forma di  risanamento, bonifica e  servizi decenti.   Non   di  regalie  o  elemosine che non cambiano nulla nella situazione esistente. 

Sarebbe stato infinitamente preferibile,  ci sembra,   che i milioni di euro  che saranno il  costo di questa operazione pietistica,  populistica,  demagogica e alla fine discriminatoria   -     questa  monetizzazione  dei "gravi disagi subiti dalla popolazione", come indicato dall'Assessore al Bilancio del Comune,  Marco Causi   -.    fossero stati   invece investiti  per mettere finalmente a norma la gestione della discarica.   E  per far partire  la raccolta differenziata spinta  (porta a porta),  con incentivi adeguati per ogni famiglia,    creando nel contempo  gli "ecocentri" necessari  per  collocare  gli oggetti ingombranti in vari punti della città,  come si fa dovunque si pratichi una raccolta differenziata seria. 

Ma è soprattutto la discarica che ha bisogno    -   in questa  interminabile  fase  di pre-chiusura   -   di investimenti  urgenti e massicci per migliorarne la gestione,  che non ha  ancora nulla di "europeo".  Come viene "smaltito",  ad esempio,  il percolato prodotto in discarica in quantità ingente  dalla putrefazione dei rifiuti tal quali ?     Nel 2003 ci fu al Tribunale di Roma un processo in proposito.   Quali provvedimenti migliorativi sono stati adottati in seguito a quel processo ?  Non si sa.    Nessuno lo dice.   Ma i miasmi intorno alla  discarica,  invece di diminuire,  aumentano. 

Tutto rimane  comunque polarizzato  ossessivamente su Malagrotta    -    e sugli interessi del monopolio privato   che  da sempre detta legge  nella politica dei rifiuti a Roma e  nel  Lazio.   Con   ulteriori,   prevedibilissime   dosi di   "gravi disagi subiti dalla popolazione"  che immancabilmente  si faranno sentire,    e cioè  con    il gassificatore in costruzione   proprio  fra la discarica e la raffineria  (in una  collocazione contestata dallo stesso Comune - X° Dipartimento,  Servizio V.I.A.),   e   con  l'allargamento del  già gigantesco   invaso   per ulteriori ventitre ettari  fino ai confini di un parco pubblico e dell'abitato di Massimina.  

In questo modo,  e con  il contemporaneo esonero dalla tariffa rifiuti,  le Amministrazioni  non  fanno  altro che  monetizzare   in maniera permanente il disagio della popolazione,   e suggellarlo,   tentando di attenuare  il dissenso con l'esonero  per i "sinistrati"  al  fine di  dare  ancora  altro  spazio,  se possibile,   al gigantismo  del monopolio  romano  "discarica-gassificatore".

Con il Comitato Malgrotta ha solidarizzato anche il WWF, tramite il presidente del WWF Lazio:

DICHIARAZIONE  DI  RANIERO  MAGGINI,  PRESIDENTE  WWF  LAZIO :

SOLIDARIETÀ AGLI ABITANTI DI MALAGROTTA
Maggiore la responsabilità dei cittadini rispetto alle scelte delle Amministrazioni


Raccogliamo con grande attenzione il segnale lanciato con la lettera aperta inviata dal Comitato Malagrotta per affermare la contrarietà "alla riduzione o addirittura all'esonero dalla TARI per i cittadini dell'area" e nella quale si legge inoltre che "sarebbe stato infinitamente preferibile, ci sembra, che i milioni di euro che saranno il costo di questa operazione pietistica, populistica, demagogica e alla fine discriminatoria - questa monetizzazione dei "gravi disagi subiti dalla popolazione", come indicato dall'Assessore al Bilancio del Comune, Marco Causi -. fossero stati invece investiti per mettere finalmente a norma la gestione della discarica. E per far partire la raccolta differenziata spinta (porta a porta), con incentivi adeguati per ogni famiglia, creando nel contempo gli "ecocentri" necessari per collocare gli oggetti ingombranti in vari punti della città, come si fa dovunque si pratichi una raccolta differenziata seria."

"Ci sembra - dichiara Raniero Maggini Presidente del WWF Lazio - che nella Capitale e nella Regione sia sempre più frequente che i cittadini superino in termini di lungimiranza le scelte di chi è invece istituzionalmente preposto ad amministrare il territorio e garantire i diritti di chi lo abita. Non solo esprimiamo solidarietà a chi risiede a Malagrotta per le difficili circostanze ambientali che vive e i quotidiani rischi sanitari che ne derivano, ma plaudiamo alla straordinaria manifestazione di responsabilità nell'indicare in percorsi virtuosi quale la raccolta differenziata porta a porta la giusta strada per una corretta gestione del ciclo dei rifiuti, rigettando agevolazioni che altri sembrano ritenere l'unico impegno elargibile per il futuro della Valle Galeria."

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