Nodo Ambientalista - della Sinistra Europea

Civitavecchia

COMUNICATO STAMPA

Offensivo. Non è altrimenti definibile il comunicato dell’Enel, apparso ieri sulla stampa, che tenta di controbattere, con argomentazioni mistificanti, alle evidenze scientifiche sul grave impatto ambientale e sanitario della riconversione a carbone della centrale di TVN sul territorio, mentre alcuni cittadini stanno attuando una forma estrema di protesta come lo sciopero della fame, mettendo in gioco se stessi e la propria salute.

Sarebbe molto facile ricordare che l’Enel del comunicato è la stessa condannata dal Tribunale di Adria per danneggiamento aggravato ed emissioni dannose in atmosfera per la centrale di Polesine Camerini e che è attualmente indagata per omicidio colposo plurimo e omissione o rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Sarebbe facile ricordare che in quei documenti si legge che "l’Enel ha sempre nascosto i veri livelli dell'inquinamento ambientale, ha fatto in modo che l'indagine epidemiologica decisa all'atto di costituzione della centrale fosse svolta in modo da non rivelare i reali effetti sulla salute omissis"

Con il medesimo cinismo utilizzato in quei luoghi, l’Enel oggi ci parla di riduzioni delle emissioni, omettendo di dire che comunque saranno riversate nell’atmosfera tonnellate di ossidi di zolfo, di ossidi d’azoto, e di polveri unitamente ad altri inquinanti quali cadmio, cromo, arsenico, ammoniaca, nichel, mercurio etc. e a tonnellate di radionuclidi, ovvero particelle radioattive presenti nel carbone e nelle polveri prodotte dalla combustione.

Basti dire che nel pur positivo parere espresso dalla Valutazione di Impatto Ambientale si legge, ad esempio, che "le emissioni di ossidi di azoto dopo la conversione a carbone rispetto al 2000, aumenterebbero in modo significativo nonostante la riduzione della concentrazione al camino di questi inquinanti" oppure " anche dopo la sua trasformazione a carbone… il carico inquinante della sole centrale di Torrevaldaliga in termini di flusso di massa risulta, per ossidi di azoto e polveri, molto più grande delle emissioni complessive dell’intero comprensorio di Civitavecchia" e molti altri passaggi che destano non poche perplessità.

Tutto ciò senza citare l’aumento di emissioni di Anidride Carbonica, gas climalterante per cui ormai tutti gli organismi internazionali stanno lanciando l’allarme, che vedrà un aumento di circa 2mt/a.

E’ appena il caso di ricordare che tale riconversione andrà ad insistere in un territorio di cui il Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RME, struttura ufficiale di riferimento regionale per l’epidemiologia, in collaborazione con l’Agenzia di Sanità Pubblica del Lazio, nello studio relativo alla "Mortalità e ricoveri ospedalieri nell’area industriale di Civitavecchia anni 1997 – 2004" afferma "...Tumore polmonare e pleurico, asma bronchiale sono chiaramente risultati in eccesso ed inoltre è stata verificata un aumento dell’incidenza d’insufficienza renale cronica" e che " i risultati hanno rilevanza rispetto alle politiche di riconversione energetica e al potenziale inquinante di nuovi impianti per quanto riguarda la salute della popolazione locale. Le decisioni strategiche rispetto ai piani di riconversione energetica devono tener conto dello stato di salute della popolazione residente".

Paradossale, poi, che l’Enel dell’amianto, degli appalti al massimo ribasso, dei cantieri dove insistono decine di contratti diversi nella quasi totalità caratterizzati dal massimo della precarietà e della flessibilità, l’Enel degli infortuni negati oggi, pur di difendere i propri interessi "economici-strategici" si faccia scudo del disagio e dell’incertezza dei lavoratori.

Infine, in relazione alla correttezza della procedura VIA, è bene ricordare che nella perizia disposta dal Tribunale Civile di Civitavecchia nell’ambito della causa n° 521/04 r.g.a.c., intentata da Comune di Ladispoli e Provincia di Roma contro ENEL, si dice testualmente:

"In conclusione, l’omessa valutazione della letteratura scientifica anche corredata dalla necessaria valutazione critica, la sola analisi della mortalità per altro confinata a periodi temporali lontani, e la mancanza delle analisi sulla morbosità hanno reso la procedura VIA incompleta, poco informativa e dunque non affidabile." (p.19) e che "La situazione sanitaria della popolazione residente a Civitavecchia, per quanto riguarda alcune patologie per le quali è accertato dal punto di vista scientifico il ruolo delle esposizioni ambientali (tumore polmonare, tumore della pleura, malattie renali e patologia respiratoria in ambito pediatrico), appare compromessa. La valutazione dell’impatto sulla salute del progetto di riconversione appare incompleta, di ridotta significatività e non rappresentativa della reale situazione" (p. 43).

Per tacitare tali evidenze l’Enel si è avvalsa della norma di legge, appositamente approvata dal precedente Governo, che toglieva la competenza in materia al tribunale ordinario.

Sarà, forse, per questo che l’Enel non vuole si riapra la Valutazione di impatto ambientale?

 

Civitavecchia, 19.04.07