INCONTRO DEL SINDACO VELTRONI CON I COMITATI SULLA SITUAZIONE AMBIENTALE E LE PROSPETTIVE DELLA VALLE GALERIA - 20 luglio 2007

 

Nel tardo pomeriggio di venerdì 20 luglio una delegazione di cittadini di Massimina e rappresentanti del Comitato Malagrotta e dei Comitati della Valle Galeria, ha incontrato una delegazione istituzionale guidata dal Sindaco Veltroni, con al suo fianco l’intero "establishment" del settore rifiuti fra Comune e Regione, dal presidente e commissario straordinario ai rifiuti Marrazzo, al vice commissario La Porta, all’assessore regionale Zaratti , al "vice" dell’assessore Esposito, all’assessore al bilancio Causi, al presidente dell’AMA Hermanin, al dirigente del ciclo rifiuti del X° Dipartimento del Comune ing. Giacomelli, al presidente Bellini e vice presidente Contrasto del XVI Municipio, al presidente Paris del XV, e ad una dozzina di alti funzionari. La Provincia era assente. La stampa, non invitata, e infatti nulla si è saputo di questo incontro.

I comitati hanno esposto le loro preoccupazioni e la loro esasperazione riguardo ai rischi ambientali e alla salute, cui li espone quotidianamente da trent'anni l'alta concentrazione di impianti inquinanti nella Valle Galeria; situazione aggravata da una mala-gestione della discarica che è documentata incontestabilmente dalle sentenze ormai passate in giudicato del suo amministratore, dai processi attualmente in corso, e da prove televisive e fotografiche che inchiodano sia il gestore stesso, ma anche e soprattutto gli organi di controllo e le istituzioni. Anche quelle più vicine nel territorio, che dovrebbero essere deputate alla salvaguardia della salute e della qualità della vita dei cittadini, e la cui "disattenzione" ha creato una sorta di "extraterritorialità" per quanto riguarda tutto ciò che avviene all’interno dell’immensa discarica; un potere assoluto nella gestione senza interferenza alcuna se non per occasionali e sporadici incidenti con la magistratura, molto dopo che i danni sono stati fatti quindi, e non in una logica di prevenzione e del principio di precauzione.

L’esposizione dei comitati dei cittadini ha evidenziato come risulti particolarmente incomprensibile la scelta di installare un gassificatore in questo contesto. Scelta che presenta tra l’altro molte incongruenze nell’iter autorizzativo, e che non ha tenuto conto neanche dei fondati rilievi fatti per ben due volte dall’Ufficio Valutazione Ambientale del Comune di Roma; così come dubbi e preoccupazione desta tra i cittadini il fatto che questo impianto, sperimentale, derivi da uno analogo costruito in Germania e chiuso nel 2004 per problemi tecnici e con un enorme deficit economico. E certamente non ultima preoccupazione deriva dal sapere che la gestione di questo impianto sarà affidata allo stesso inaffidabile gestore, sempre nella stessa situazione di inesistenza totale di controlli credibili e accessibili al pubblico

L’atmosfera dell’incontro è stata a momenti tesa e la polemica, pur nel controllo dei toni, non è venuta mai meno. Alla fine le rispettive posizioni sono rimaste distanti. Da una parte, infatti, "avanti tutta!" con gassificatore e allargamento dell’area di intervento della discarica secondo la posizione del Sindaco Veltroni, del Presidente Marrazzo e della delegazione ufficiale; da parte dei cittadini, invece, profonda diffidenza, critica e opposizione.

C'è in realtà una differenza culturale fra i due gruppi. Dalla parte della delegazione istituzionale (tranne l’Assessore Zaratti) si è rimasti ancorati in sostanza al dualismo "discarica - nuove tecnologie di smaltimento". Dalla parte dei cittadini, al contrario, non c'è l’atteggiamento emotivo nei confronti degli impianti a combustione che si vuole per forza presentare; ma c’è invece una consapevolezza ormai raggiunta e maturata che le nuove tecnologie non sono soltanto quelle dell’incenerimento/gassificazione dei rifiuti ma anche - anzi soprattutto - quelle del TRATTAMENTO MECCANICO–BIOLOGICO A FREDDO DELLA FRAZIONE RESIDUALE E PUTRESCIBILE DEI RIFIUTI (che però disgraziatamente non è sovvenzionato dallo stato come avviene invece per l’incenerimento dei rifiuti, con le criminali sovvenzioni CIP 6, in spregio al Protocollo di Kyoto ed agli accordi sulle emissioni in atmosfera). Consapevolezza che dà la priorità assoluta ad una raccolta differenziata spinta, che permetta un riciclaggio e un compostaggio veri. E che si aspetta iniziative serie e incentivi che regolino e limitino la produzione dei rifiuti, e anziché ritenerne ineluttabile l’aumento, aderiscano ad esempio al programma europeo "-100 Kg" che punta a ridurre la quantità di rifiuti prodotti pro-capite di 100 chilogrammi.

La caratteristica dei comitati è proprio diventata questa: hanno sviluppato una capacità di fare proposte concrete e realizzabili e in alternativa vera all’esistente, con l’effetto di tenere a bada gli appetiti voraci che spesso si presentano all’interno di aree strategiche come i rifiuti, l’energia, i trasporti, la gestione dell’acqua ecc…

E i Comitati di Malagrotta - Valle Galeria, anche attraverso la Rete Regionale Rifiuti del Lazio (che funge da coordinamento dei vari comitati e associazioni), hanno ormai compreso che il problema rifiuti sarà un aspetto strategico che caratterizzerà sempre di più il vivere civile delle nostre città; e che relegarlo solo al mondo degli affari di pochi gruppi, è un errore politico disastroso e antisociale..

Niente riassume meglio questa differenza culturale di una frase del sindaco, il quale ad un certo punto ha detto di ritenere irrealistiche certe opzioni ambientaliste come la strategia dei "rifiuti zero" - "per lo meno durante la mia generazione". Peccato che l’interpretazione naturale e spontanea di questa frase sia che la generazione cui si riferiva il Sindaco sia quella di questi politici, di questi amministratori, e di questi affaristi e lobbisti. E che dove questa generazione ha già lasciato il posto a quella successiva, come in Calfornia ad esempio, la Municipalità di S. Francisco trovi naturale dichiarare l’obiettivo Rifiuti Zero raggiungibile nel 2020.

Nelle conclusioni il Sindaco Veltroni ha riconosciuto la competenza maturata sulla materia dai comitati territoriali, e ha indicato una serie di impegni, alcuni con avvio immediato ed altri nel breve tempo che, ancorchè lodevoli ed apprezzabili, sono in sostanza una presa d’atto di manchevolezze precedenti e di necessaria anche se tardiva riparazione. Tali sono ad esempio l’impegno:

per i controlli della gestione della discarica, che il sindaco vuole assolutamente vedere rafforzati, a ritmo quotidiano, per sorvegliare adeguatamente la ricopertura dei rifiuti e le altre operazioni che vengono eseguite in discarica da parte dei soliti "furbetti", come li ha definiti;

per la predisposizione di un piano di evacuazione della popolazione previsto, e mai attuato, perché la presenza della raffineria e dei depositi di carburante e di gas rende l’area ad alto rischio di incidente rilevante (Dlgs 334 / 99);

per la campagna di rilevamento delle polveri sottili e ultrasottili, con assicurazioni di Zaratti e di Marrazzo, da avviare senza indugio ORA in tutta l’area di Malagrotta – Valle Galeria, e da rinnovare su base continuativa anche immediatamente dopo l’eventuale sciagurata entrata in funzione del gassificatore ;

per il rafforzamento dell’azione dell’ARPA per lo studio dei livelli di inquinamento nell’aria e nelle acque superficiali e sotterranee, per il quale il sindaco ha molto insistito, con l’impegno di Marrazzo a fornire tutte le risorse necessarie ;

per il recupero e la manutenzione continuativa del Bosco di Massimina, che rappresenta tuttora l’unica iniziativa ambientale di un qualche pregio realizzata dall’amministrazione comunale in quest’area negli ultimi trent’anni.

Altri impegni sono stati assunti dal Sindaco Veltroni in merito al coinvolgimento del Ministro dell’Industria Bersani per la delocalizzazione della raffineria (che però nel frattempo sta ristrutturando e ammodernando gli impianti), e per la costituzione di un tavolo Istituzioni-Cittadini per il coinvolgimento nelle scelte e negli investimenti ambientali. A tale proposito il Presidente Marrazzo ha manifestato la sua disponibilità ad aprire un tavolo di consultazione su tutto il cronoprogramma di controlli, di risanamento e di investimenti ambientali nell’area (tavolo aperto anche a rappresentanti del Comitato). Ha indicato nel suo "alter ego" La Porta il punto di riferimento per qualsiasi contatto, e La Porta stesso ha auspicato un incontro in tempi brevi.

Sia il sub-commissario La Porta che il Presdente della Regione Marrazzo e il Sindaco Veltroni hanno ribadito con forza la loro attenzione massima alla tutela della salute e la loro determinazione a prendere ogni misura necessaria non appena avessero una qualsiasi "notizia di reato". Hanno precisato in proposito che ci saranno ancora diversi passaggi prima all'autorizzazione all’entrata in funzione degli impianti.

Nessuna risposta si è potuta avere, nonostante l’insistenza, sulla questione vitale dello studio di valutazione d’impatto ambientale complessivo per tutta l'area di Malagrotta, tranne uno spiraglio ancora da chiarire offerto dal sub-commissario La Porta.

E ancora tutto da chiarire è la funzione che avrà l’area "Testa di Cane". La Porta ha detto che non si tratta di una allargamento della discarica ma di un "ripristino" su base esclusivamente di FOS (frazione organica stabilizzata) - e che non dovrà contenere rifiuti pericolosi, quindi non solo niente scorie provenienti dalla termovalorizzazione regionale ma neanche scorie del gassificatore(!).

Sul gassificatore il sub-commissario La Porta ha ribadito, senza peraltro chiarire quale sia, che la tecnologia non è quella del gassificatore fallito in Germania. E nessuna risposta è venuta per quanto riguarda la destinazione degli inquinanti prodotti dal gassificatore:

313 mg/anno di diossine

6.400 t. di fango concentrato di idrossidi di metallo e carboni che provengono dal trattamento delle acque

1.800 t. di zolfo recuperato dal gas, con tracce di diossine

2.700 t. di sale industriale anch’esso classificato come rifiuto industriale pericoloso, perché contiene tracce di metalli pesanti e di diossine

Il progetto non dice nulla di come saranno trattati questi residui industriali, e nessuno degli interlocutori ha saputo o voluto dare una risposta.

Molte ombre e poche luci quindi in questo incontro, e invece di risposte sono state date delle banalizzazioni; secondo l’interpretazione del sub-commissario La Porta infatti le incongruenze di date su una Ordinanza non sono un fatto rilevante, un cambio di tecnologia in corso d’opera non è rilevante, l’inadempienza delle direttive europee è sempre poco rilevante…

Quello che invece si ritiene sia rilevante è la cattiva e illegale gestione della discarica, contro cui il Sindaco e il dirigente del ciclo rifiuti del X° Dipartimento del Comune, ing. Giacomelli, hanno garantito un intervento e un controllo immediato e giornaliero da parte di AMA e dei vigili urbani a partire dall’indomani.

E infatti mercoledi sera, a 5 giorni dall’incontro con il Sindaco, i rifiuti sono ancora là, scoperti e puzzolenti come sempre…

 

IL COMITATO MALAGROTTA