Brutto ambiente nel Comune di Alemanno
Carta 15.07.08
Ora l’ambiente di Roma è tutelato da Paolo Togni (Professore straordinario di Straordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico Università telematica"G.Marconi" Roma n.d.r.), già potente capo di gabinetto di Altero Matteoli [An] ministro dell’ambiente per cinque anni nel precedente governo Berlusconi. Matteoli, che ora è ministro delle infrastrutture e dei trasporti, ha portato con sé alcuni ex collaboratori: per esempio, ha nominato capo di gabinetto Claudio Iafolla, suo ex capo dell’ufficio legislativo all’ambiente, ma non ha scelto di nuovo Togni. Quando era ministro dell’ambiente, anche grazie a Togni, Matteoli è inciampato troppe volte. Per dirne alcune: condannato in due gradi di giudizio per comportamento antisindacale avendo dirottato parte dei fondi dei dipendenti del ministero a quelli del gabinetto; più volte censurato dalla corte dei conti per i provvedimenti emanati; contestato non solo dagli ambientalisti per il varo di una controriforma ambientale condivisa entusiasticamente da Confindustria. Figura ancora di un certo peso in diversi settori, Togni è stato chiamato in questi giorni dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno [An-Pdl], a dirigere il dipartimento politiche ambientali del Comune. L’assessore capitolino all’ambiente Fabio De Lillo dice, in soldoni, di non essere preoccupato dall’ombra che può fargli l’ingombrante nomina di Togni. E forse ha ragione a pensare che non è questo il problema.
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Conferenza - L'OPZIONE NUCLEARE IN ITALIA Roma, 17 luglio 2008
Associazione Italiana Nucleare in collaborazione con 21mo Secolo
Partecipa alla Tavola Rotonda: Prof. Paolo Togni, Portavoce del Coord.to Ambiente è Sviluppo
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TEMPI.IT (http://www.tempi.it/rubriche/001628-i-soliti-che-marciano-contro)
11 Giugno 2008 I soliti che marciano contro di Paolo Togni
Napoli, 1 giugno: manifestazione e corteo contro la progettata discarica di Chiaiano. È presente qualche migliaio (pochi) di persone, con una quantità di sigle: i centri sociali di Napoli, come Insurgencia, Officina 99 e Ska; i comitati anti discarica di Chiaiano, Marano e Mugnano; i movimenti No Dal Molin di Treviso (contro la base americana) e No Tav della Val di Susa (contro l’Alta velocità); militanti sparsi dell’Emilia Romagna e del Lazio; e tre personaggi di rilievo: il (sedicente non) violento Luca Casarini; il (fino a quando?) comboniano Alex Zanotelli; l’immarcescibile Oreste Scalzone: un nome che – pure amputato del prefisso dubitativo – è tutto un programma fin da quando, nel ’68, il Padre Eterno decise, per favorire l’espiazione dei nostri peccati, di scampargli la vita nonostante la panca gettatagli sulla testa, dal terzo piano della Facoltà di Giurisprudenza di Roma, da anonimi in camicia nera.
Una bella accolita di galantuomini: il fiore delle nostre istituzioni, l’espressione vivente dell’adesione democratica dell’opposizione alla linea politica scelta dalla maggioranza. Un manipolo di generosi, una squadra di altruisti impegnati per il bene comune, una congrega di anime belle, pronte ad ogni sacrificio pur di contentare i propri simili, una centuria di persone votate al bene comune. Sono cattolico, e non voglio e non posso certo augurare il male ai miei simili, neanche per salvare il mio paese; certo devo dire che un meteorite che fosse caduto sul corteo sarebbe stato di buon auspicio per il nostro futuro: non sarebbe poi stata la strage degli innocenti. Perché lì di innocenti non ce ne erano: c’erano gli egoisti nimby delle discariche; c’erano gli ignoranti dell’"inceneritore che è il diavolo"; c’erano i mascalzoni della camorra che li manovravano; c’erano i mentecatti della No Tav; c’erano i livorosi comunisti, duri soprattutto di mente e non puri da nessun punto di vista, che vogliono impedire relazioni serene e costruttive con gli alleati ed amici degli Usa; c’erano, ancora, i fomentatori dell’odio sociale, che tentavano di ritrovare un ruolo in una società che li ha espulsi; e, infine, i falsari della solidarietà, che, sfruttando l’ignoranza degli altri, tentano di riportare il popolo italiano a situazioni di miseria superate: c’era, insomma, tutta gente che, così com’è, non ci interessa e non ci piace. Perché è colpa loro e di quelli come loro, oltre che dell’ignavia e dell’indifferenza nostre, se questo povero paese è sull’orlo del baratro; e che Dio ce ne scampi, perché riuscirci da soli sarà difficile.
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L’OPINIONE.IT – Quotidiano Politico Italiano – Dir. Arturo Diaconale
Edizione 86 del 05-05-2008
Intervista al professor Paolo Togni / Ambiente senza pregiudizi nella nuova fase politica
di Lucia Rossi Pincelli
Professor Togni, anche dalla dichiarazione finale dell’International Energy Forum che si è svolto a Roma alla presenza dei massimi esponenti mondiali del settore dell’energia, è emerso che l’alto prezzo del greggio ormai a 120 dollari a barile (ma c’è chi prevede addirittura un picco di 220 dollari nel prossimo futuro) potrebbe rappresentare un pericolo di deterioramento dell’economia mondiale. D’altra parte, l’attenzione è rivolta però anche ai due miliardi e mezzo di persone che non hanno ancora accesso ai moderni servizi energetici. In che modo crede che si possano conciliare le aspirazioni dei paesi sviluppati, ma anche di quelli emergenti, con lo sviluppo sostenibile?
In qualità di presidente dell’Associazione Viva e di presidente del Coordinamento Ambiente e Sviluppo – risponde il professor Paolo Togni che ha ricoperto anche l’importante incarico di sottosegretario all’Ambiente – vorrei innanzitutto richiamare i motivi per i quali è nato il nostro coordinamento e che vanno appunto nella direzione di puntare alla qualità della vita senza cedere alla tentazione del mero catastrofismo che ha caratterizzato l’azione di alcuni movimenti politici che hanno subito, come è naturale che fosse, un giusto ridimensionamento da parte della pubblica opinione. Il Coordinamento Ambiente e Sviluppo, punta infatti ad affermare la qualità della vita, senza mettere da parte i problemi reali in alcuni settori. Come l’urgente bisogno di investimenti in infrastrutture richiamato per esempio dalla Commissione Europea nel Green Paper sull’energia. Basti pensare che soltanto in Europa per soddisfare la domanda di energia saranno necessari nei prossimi 20 anni investimenti per mille miliardi…
Qualcuno grida all’allarme per l’inquinamento provocato dal vertiginoso sviluppo dei paesi emergenti. Cosa può dirci al riguardo?
Come presidente del Coordinamento Ambiente e Sviluppo sono dell’avviso che bisogna guardare con fiducia al futuro. Senza dimenticare cioè che l’inquinamento prodotto da paesi come Cina, India, Messico e Brasile non è tanto più forte di quello prodotto in varie epoche dal boom industriale dei paesi più industrializzati. Ciò non toglie che occorre ovviamente continuare a monitorare questi fenomeni sia per tenerli sotto controllo che per prendere, se necessario, le misure necessarie per garantire la sostenibilità dell’Ambiente.
Cosa pensate di chiedere al nuovo Governo sul fronte delle politiche ambientali?
La nuova situazione politica emersa dalle ultima elezioni sicuramente può costituire un valido e forse irrepetibile presupposto per affrontare finalmente le tematiche ambientali senza i pregiudizi, i veti incrociati e i pregiudizi di alcuni movimenti, che se mi consente, appartengono oramai all’epoca giurassica. La significativa adesione di politici dello spessore di Bondi alle nostre iniziative insieme a quella sempre più qualificata anche di altre forze politiche e delle amministrazioni locali ci fa guardare al futuro con un ragionevole ottimismo.
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Membro benemerito laico della Fondazione Sorella Natura (www.sorellanatura.org/soci.php) vedi nota a commento in fondo.
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Autore del libro "Una certa visione dell'ambiente - Presa d'aria 2006-2007". Ed. Tempi 2008
Recensione
L'argomento "ambiente" è tra quelli nei quali circola più disinformazione: pochi ignoranti faziosi e affaristi controllano la materia sulla stampa, in radio e in televisione. L'autore, voce libera e anticonformista, ha trovato in "Tempi" una tribuna indipendente ed autorevole dalla quale trasmettere idee e programmi. Oltre che di ambiente, questo testo parla anche di sviluppo: appunti dell'autore e una tavola rotonda tenuta sull'argomento al Meeting di Rimini 2007 completano il volume.
Paolo Togni svolge una consistente attività pubblicistica, collaborando con vari quotidiani e col settimanale "Tempi", dove è titolare della rubrica "Presa d'aria", i cui pezzi del 2006 e del 2007 costituiscono il nucleo centrale di questo libro.
Prefazione del cardinale Renato Raffaele Martino
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Co-autore del libro "Ecologia ambientale ed ecologia umana – Politiche dell’Ambiente e Dottrina sociale della Chiesa". Ed. Cantagalli 2007
Recensione
Forse la lacuna principale presente in tanti atteggiamenti ambientalistici, pur soggettivamente generosi ma deboli sul piano culturale, è di voler salvare la natura concentrandosi sulla natura stessa.
Mons. Giampaolo Crepaldi, nel suo intervento, dimostra che per riuscire a ottenere dei risultati bisogna concentrarsi non sulla natura materialmente intesa, ma sull’uomo e sulla sua vocazione e su Dio, che ha voluto associare l’uomo alla sua creazione. Sembra un paradosso, ma per sviluppare una cultura dell’ambiente naturale bisogna prenderne le distanze e mirare a ciò che è veramente essenziale: il bene autentico della persona umana e il vero bene comune.
Paolo Togni ha natura di giurista e di amministratore. Utilizzando un approccio ai temi ambientali tutt’altro che conformista, nel suo intervento tratta dapprima la collocazione della materia ambientale nel contesto istituzionale, arrivando alla conclusione di volerla vedere assurgere a livello di "preoccupazione" primaria del Governo. Sistemato l’aspetto teorico, definisce poi una traccia robusta e concreta di programma ambientale, arrivando così a definire l’indice di una "Summa" ambientale ancora non scritta. Il raccordo con lo scritto di Monsignor Crepaldi è garantito dalla ben ragionata e assai radicata adesione di Paolo Togni ai principi della Dottrina Sociale della Chiesa.
Vedi anche (http://www.loccidentale.it/node/13749)
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2007-8 Prof. PAOLO TOGNI, Presidente Associazione per la diffusione della corretta conoscenza ambientale "VIVA ONLUS"
http://www.vivaaa.org/onlus/Chisiamo/tabid/345/Default.aspx
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giugno 2006 Prof. PAOLO TOGNI, Direttore, Scuola Superiore Territorio Ambiente Management (SSTAM), Roma
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AMBIENTE: TOGNI E' IN CONFLITTO D'INTERESSE. SE NE DEVE ANDARE.
Dichiarazione del sen. Tommaso Sodano di Rifondazione Comunista
Roma 19-10 2004 L'Ufficio Stampa PRC Senato
Le dichiarazioni di Paolo Togni, capo gabinetto del Ministro dell'Ambiente, confermano tutte le preoccupazioni che abbiamo espresso durante la discussione sulla fiducia sulla delega ambientale. Forse i 24 esponenti che dovrebbero "sostituire il Parlamento" sono stati già indicati ed a quali interessi rispondono? ha dichiarato Sodano senatore di Rifondazione.
Interrogativi inquietanti che devono far riflettere sul rischio che investe il nostro paese.
I Decreti Legge che ridisegnano le politiche per i rifiuti avranno un effetto devastante sul territorio e invece di inibire le imprese malavitose, rappresenteranno il miglior regalo alle imprese criminali che lucreranno sulla gestione dell'intero ciclo dei rifiuti.
Con questi decreti si abbassano i controlli, favorendo i profitti s'oro per le imprese spregiudicate.
Paolo Togni, uomo forte del Ministero dell'Ambiente, famoso per i suoi molti interessi, deve dimettersi in quanto continua ad essere in una condizione di conflitto d'interresse: vice presidente della Sogin, società di gestione degli impianti nucleari e già presidente della Waste Management - uno dei tre colossi mondiali del settore dello smaltimento dei rifiuti e della produzione dell'energia.
Paolo Togni parla e le lobbys affaristiche brindano! ha concluso Sodano.
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Mille incarichi del prof. Paolo Togni - vice della SOGIN e tanto altro …
L’unico giornale che si è occupato nel mese di giugno 2003 della vicenda è stato "Liberazione".
fonti: Sabrina Deligia (Liberazione - 13 giugno 2003)
Atti del Parlamento (interrogazione del sen. Sodano e richiesta di parere del on. Vendola - Seduta n. 337 del 9/7/2003)
L'affare "scorie nucleari" si arricchisce di nuovi elementi. Soprattutto uno: il conflitto di interessi del Prof. Paolo Togni.
- Paolo Togni risulta essere anche vicepresidente della Sogin spa (società di gestione degli impianti nucleari), a capitale pubblico, controllata dal ministero dell'economia e delle finanze;
- Paolo Togni è l'attuale capo di gabinetto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio;
- la Sogin è sottoposta al controllo dell'APAT che fa capo al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio;
- Paolo Togni poco prima della nomina ministeriale risultava essere presidente della filiale in Italia della Waste Management, uno dei tre colossi mondiali del settore dello smaltimento dei rifiuti e della produzione di energia;
- la Waste Management: è stata coinvolta in inchieste giudiziarie ed amministrative, nonché oggetto di alcune interrogazioni parlamentari; è stata messa sotto controllo dalla "security and exchange Commission" (l'ente di controllo della Borsa USA) con il sospetto di avere falsificato i bilanci; sarebbe stata interessata lo scorso anno all'acquisto della società Daneco, con interessi diretti sull'isola d'Elba per la proprietà di un impianto di smaltimento;
- Matteoli (attuale Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio) ha più volte convocato i sindaci dei comuni dell'isola d'Elba per proporre loro l'acquisto dell'impianto di smaltimento di rifiuti e di affidare la gestione trentennale alla Waste Management;
- Paolo Togni, in qualità di capo di gabinetto del ministro Matteoli, appena assunta la sua carica ordinò il cambio di 23 dei 40 membri della V.I.A. (la commissione di valutazione di impatto ambientale) e il Tar ha sentenziato nel 2003 che quelle sostituzioni furono illegittime intimando il reintegro degli espulsi.
- Paolo Togni è stato promotore di un decreto ministeriale nel quale si prevedeva «un affievolimento, anziché, un irrigidimento delle sanzioni per i soggetti che inquinano» annullato nel marzo 2003 con una sentenza dalla Corte dei Conti.
- il Ragioniere dello Stato si è interessato alle attività del prof. Paolo Togni per la mancata attuazione del decreto del Presidente della Repubblica n. 178 del 2001 relativo alla nomina dei dirigenti. Infatti il prof. Paolo Togni ha disposto il blocco di tutte le attività dei direttori generali, con la motivazione che la Legge delega sull'ambiente (che deve essere licenziata dal parlamento) cambierebbe tutte le competenze a loro attribuite.
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2001 Prof. PAOLO TOGNI, Presidente (v.p. nel 1997) di Kronos 1991, associazione ambientalista nata democristiana, passata per i radicali, virata in Lega Nord e approdata poi nelle simpatie di Alleanza nazionale
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NOTA A COMMENTO DELLA FONDAZIONE "SORELLA NATURA"
DA http://www.greenplanet.net/content/view/15871
SANTI, AMBIENTALISTI E FURBETTI
Tuesday 13 June 2006
La "Fondazione Sorella Natura" figura tra i fondatori di Confimmobiliare, l'associazione che gestisce patrimoni immobiliari presieduta da Stefano Ricucci.
La Fondazione Sorella Natura ha ricevuto riconoscimenti e premi per meriti ambientali dalla direzione del ministero dell'Ambiente, sotto l'ex ministro Matteoli.
La Fondazione figura tra i fondatori di Confimmobiliare, l'associazione che gestisce patrimoni immobliari.
Ma che c'azzecca il suo presidente Stefano Ricucci con le "regole" francescane?
Che c'azzeccano i furbetti del quartierino con la tutela dell'ambiente?
E, soprattutto, con lo spirito francescano?
Può ottenere un riconoscimento governativo in campo ambientale chi difende i finanzieri d'assalto, gli immobiliaristi e i loro protettori?
Evidentemente no.
Ma, come spesso accade in un'Italia al contrario, e' successo.
l'ultima dell'ex ministro dell'Ambiente Altero Matteoli.
E, in particolare del suo "famoso" capo di gabinetto Paolo Togni.
Il 19 aprile sulla Gazzetta Ufficiale (la cui attenta lettura e analisi non ci stancheremo mai di consigliare) comparso un comunicato del ministero dell'Ambiente, che riferisce come il ministro dell'ambiente, con proprio decreto del 20 gennaio, abbia individuato la fondazione Sorella Natura "tra le associazioni di protezione ambientale".
Quali i meriti?
Scorrendo le cronache di questi anni troviamo la riapertura del sentiero naturalistico della Selva di San Francesco ad Assisi.
Bene.
Poi molti convegni e premi (uno, ovviamente, a Paolo Togni). Ma anche molti, troppi, rapporti con personaggi che contano.
E poi il sostegno, come riporta un'agenzia Ansa del 17 novembre 2004, a tesi decisamente antiambientaliste: ? Il pianeta Terra gode di ottima salute, l'aria e' piu' pulita, l'anidride carbonica non è un mostro, gli Ogm garantiscono più produttività l'energia nucleare è una fonte energetica più pulita e più sicura che si conosca?.
Le stesse tesi, riporta l'agenzia, dell'onnipresente Paolo Togni.
Ma accanto a Sorella Natura appaiono anche personaggi che, già allora, definire dubbi, sospetti e "a rischio" era il minimo.
Così il 22 settembre 2004 in occasione della nascita di Confimmobiliare, la nuova associazione che opera nel settore della gestione dei patrimoni immobliarsi, si scopre che Sorella Natura, che si dovrebbe ispirare ai principi francescani, ha tra i soci fondatori.
E presidente chi è ?
Il già discusso Stefano Ricucci.
Che c'azzeccano i milioni di euro, le speculazioni edilizie, le scalate bancarie e finanziarie, i lussi sfrenati con la "regola" francescana della povertà dell'attenzione agli ultimi, dell'amore per i fratelli, animali e piante comprese?
Non è certo la "perfetta letizia" del poverello d'Assisi quella che si vive sui megayacht ormeggiati all'Argentario.
Ma, a chi fa notare l'evidente incongruenza, l'associazione replica in maniera che definire surreale è poco, come si può leggere in un comunicato del 16 ottobre 2005.
"Abbiamo dialogato con tutti, senza mai rinunciare alla nostra identità e per questo abbiamo avuto riscontri importanti anche in ambienti apparentemente (sic!) lontani dagli ideali francescani".
Si avete proprio letto bene.
Ricucci è solo "apparentemente" lontano degli ideali francescani.
Ma all'assurdo non c'è limite.
Così prendendo a prestito un altro frate (questa volta letterario) la fondazione insiste.
Quando qualcuno ci ha chiesto il perché di questo atteggiamento abbiamo risposto con l'esempio manzoniano di fra Cristoforo che va a convertire l'Innominato e non chi è già convertito...?.
E i guai giudiziari?
Qui la Fondazione diventa tutt'altro che francescana e duramente commenta affermando che a Ricucci "va la solidarietà per il linciaggio mediatico cui è stato sottoposto".
Quanto alla "vicinanza al Governatore Fazio: bontà sua il Governatore - che stimiamo come "giusto" in senso evangelico - ci ha dato e benevola attenzione: null'altro. Lo ringraziamo e ne siamo orgogliosi".
Passano pochi mesi e Fazio finisce sotto inchiesta e si dimette.
Mentre il 18 aprile Ricucci finisce in carcere.
Il giorno dopo, con perfetto tempismo, sulla Gazzetta ufficiale esce il comunicato del ministro dell'Ambiente.
Tele Free, 12 giugno 2006
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Sorella Natura "opera in Italia e nel mondo per la cultura, la tutela e l'educazione ambientale secondo la concezione cristiana di San Francesco d'Assisi" e schiera nel consiglio di gestione l'onorevole Sandro Bondi.
Vedi anche:
DAL CONVEGNO SU "COMUNICARE L'AMBIENTE" (E GLI OGM) AL MINAMBIENTE
Veronesi, Mazza, Marcegaglia e Matteoli. Il resoconto di "Fare verde"
20/03/2005
GLI ECOLOGISTI, EGOISTI E ANTIPROGRESSO
Il pianeta sta bene, l'aria è pulita e lo smog è in calo, la CO2 non è un mostro; in Italia le foreste sono in crescita, gli alberi stanno meglio a New York che in campagna, ricompaiono specie rare, gli Ogm sono più produttivi e consumano meno acqua, l'energia nucleare è la migliore.
Di tutto,di più un libro. 18/11/2004