4/07/2008 - Questa è la schermata del
sito del presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo.Il sito è in fase di aggiornamento, e si capisce bene come sia necessario rivedere gli obiettivi, i progetti e le promesse fatte in campagna elettorale, e presumibilmente presenti sul sito, ma non più rispondenti alla pratica e ai comportamenti dell’’’ex conduttore di "Mi manda Raitre". Di qui la necessità di un aggiornamento.
Dal sito degli amici di Albano, http://sotto-terra-il-treno.blogspot.com:80/ coinvolti nelle scelte inceneritoriste dell’ex fustigatore di mariuoli, prendiamo un elenco di "aggiornamenti" in corso.
Marrazzo afferma di aver firmato il decreto autorizzativo per l’inceneritore di Albano (il documento rimane misteriosamente segreto) calpestando:
- il voto contrario del Consiglio Regionale;
- la Valutazione di Impatto Ambientale redatta dagli uffici della Regione Lazio,
- la Valutazione di Impatto Ambientale della Provincia di Roma,
- il parere contrario del Parco dei Castelli Romani,
- gli Ordini del Giorno espressi dai Consigli Comunali di Albano Laziale, di Pomezia e di Ariccia;
- la volonta delle popolazioni dei Castelli Romani
Ma noi di Malagrotta possiamo testimoniare che l’ex paladino di cittadini truffati ha iniziato immediatamente dopo la sua elezione il suo "aggiornamento".
Già pochi mesi dopo la sua elezione illudeva i cittadini della Valle Galeria dicendo di aver sospeso la costruzione del gassificatore. Dichiarazione rivelatasi poi falsa, che poi peggiorò dicendo che voleva fare "moral suasion" con Cerroni. Affermazione che strappò un sogghigno ilare anche all’allora sindaco Veltroni;
Nel 2006 proponeva la sceneggiata farsesca dei Tavoli di Confronto, in cui le conclusioni di Marrazzo erano la copia conforme delle sue anticipazioni, malgrado negli incontri fossero state sollevate numerosissime obiezioni. Da notare che un dirigente della CO.LA.RI. affermò che la tecnologia del gassificatore era stata cambiata, non risultando più quindi quella per la quale aveva avuto l’autorizzazione, ma la notizia non preoccupò nessuno dei nostri amministratori, che non si curarono nemmeno di dare una risposta alla richiesta di accesso agli atti fatta dal WWF. Le linee guida uscite da questi Tavoli sono state poi ridicolizzate poche settimane dopo dalla Finanziaria del 2006, come è ricordato in una lettera aperta inviata dal WWF all’ex costruttore di Tavoli di (s)Confronto. "..
Ricorda? Le dicevamo che nelle sue linee guida la scelta tecnologica per la chiusura del ciclo restava determinata. Infatti, la bassa percentuale di RD (il 35% al 2009) con la considerazione che il porta a porta non è praticabile in grandi centri, la riduzione dei rifiuti limitata ad un misero 1% annuo, l’affermazione che il TMB è una tecnologia che non porta da nessuna parte (soltanto un pretrattamento), la dichiarazione di virtuosità del CDR-Q portavano verso la combustione.Nell’incontro in pompa magna del 20 luglio 2007 con i cittadini, dal Sindaco Veltroni, dichiarava solennemente "da domani l’ARPA avrà tutti i mezzi necessari a garantire il monitoraggio della Valle Galeria". Oggi, ad un anno di distanza, abbiamo a Massimina solo una centralina mobile rimediata in prestito dalla Provincia di Roma e non adeguata al rilevamento di tutte le fonti inquinanti della zona; che però non può ancora rilevare nulla perché non funziona l’impianto di refrigerazione e, a quanto pare, mancano perfino i fondi per un condizionatore portatile. Della centralina fissa con le caratteristiche adeguate alla zona autorizzata dall’Assessore all’Ambiente, non si sa quando potrà essere disponibile, e comunque ormai lo sarà dopo l’entrata in funzione del gassificatore;
In compenso, sempre nello stesso incontro con i cittadini, tra questi impegni roboanti, si guardava bene dall’informarli che 4 giorni dopo avrebbe ordinato un ulteriore proroga della discarica di Malagrotta.
Dell’ultimo Piano Rifiuti, presentato il 24 giugno dall’ormai ex Commissario ai Rifiuti è stato già detto nel comunicato del Comitato Malagrotta, che "...è un NON piano che NON dice, NON indica, NON indirizza, lasciando, di fatto, mano libera alla lobby dell’incenerimento per scelte a favore dei soliti noti e contro gli interessi di tutti i cittadini"; quindi solo un artificio per addomesticare una Sinistra riottosa (ma senza strafare, che diamine!), e senza rompere le scatole (e i profitti) a Cerroni & Company.
Continueremo a registrare gli immancabili "aggiornamenti" futuri dell’ex propugnatore di una regione di tutti, nessuno escluso.
Maurizio Melandri